giovedì 9 settembre 2021

IPOTESI A CONFRONTO : UFFICIALITA' VS COMPLOTTO

 


vs

Rieccomi dopo molto tempo, torno un po' a divertirmi su un argomento che inonda la quasi totalità delle pagine Social. 

L'attuale situazione è figlia di un ordinario periodo pandemico, o è stata appositamente creata per generare una situazione di instabilità economica e politica a vantaggio di pochi?

Ho deciso di mettere in ordine le notizie per provare ad individuare un filo conduttore a giustificazione di entrambe le ipotesi.

Pur avendo naturalmente una mia posizione, ho sinceramente provato a scrivere senza farmi influenzare da essa. Ci sarò riuscito? Non lo so. Me lo direte voi dopo avere letto quanto ho scritto.

Premetto che essendo Geometra, la mia mente ha un approccio tecnico ai problemi, analizzo le informazioni, metto in fila le deduzioni ed alla fine cerco riscontri per valutare l’attendibilità delle ipotesi in campo.

Procedo quindi ad esaminare le due ipotesi riportando le stesse nel modo più oggettivo possibile:

IPOTESI 1 – Complotto

Un concentrato di Poteri a livello mondiale decide di mettere in atto una strategia per creare profitto e generare una consistente diminuzione numerica della popolazione poiché le riserve alimentari, in un futuro prossimo, non risulteranno sufficienti al fabbisogno di tutti.

Il cartello economico con tale intento che è maggiormente evidente è quello delle case farmaceutiche (Big Pharma).

Quest’ultimo obbiettivo è stato più o meno palesato in svariati discorsi pubblici anche da Bill Gates.

Big Pharma e Bill Gates si rivolgono quindi al Governo Cinese per creare un virus che possa adempiere allo scopo.

Il Governo Cinese accetta di collaborare stimolato dalla motivazione di destabilizzare l’economia mondiale ed approfittare dell’occasione per acquisire maggiore egemonia.

Dal laboratorio batteriologico di Whuan viene “liberato” il virus e veicolato per il mondo.

Il Virus in realtà non è pericoloso in quanto può essere curato con metodi “tradizionali” che possono essere eseguiti con “trattamenti domiciliari” o con terapie conosciute e già sperimentate per altre patologie quale il “Plasma”. I metodi risolutivi che possono curare gli effetti della malattia sono comunque molteplici.

Il Virus è di per se non pericoloso ma viene invece veicolato come mortale e pandemico per instillare nella popolazione paura e poter applicare restrizioni alle libertà individuali con la motivazione di prevenzioni sanitarie.

Per nascondere la non pericolosità del virus, la quasi totalità dei medici ed operatori sanitari mondiali è costretta a mentire attraverso metodi coercitivi o con retribuzioni economiche.

Emettono quindi falsi certificati di morte, dicono bugie, ricorrono ad inutili e costose terapie, causando anche indirettamente la morte dei pazienti per comprovare la pericolosità del virus.

Sottoposta al ricatto o venduta è quindi la comunità scientifica mondiale (Università, Ricercatori, Premi Nobel), tranne alcuni, tra i quali un premio Nobel di 89 anni ed un piccolo gruppo di medici. Per questo motivo alcuni di loro vengono eliminati.

Attraverso questo stato di cose i Governi di quasi tutti i Paesi, in accordo con le Menti che hanno generato il piano, strutturano sistemi per abituare gradualmente la popolazione ad accettare restrizioni delle libertà mediante i lockdown, l’uso delle mascherine e l’isolamento sociale.

Grazie a questo clima si costringe la popolazione ad accettare l’inoculazione del vaccino contro il virus, spacciato come tale ma assolutamente non solo inutile poiché il virus non è pericoloso, ma addirittura dannoso con conseguenze tragiche sulla salute di chi accetta di sottoporsi al trattamento.

Oltre a generare enormi profitti alla lobbie delle Case Farmaceutiche, il vaccino è in realtà un enorme test mondiale per sperimentare nuove metodologie terapeutiche e nuove forme di controllo sulle persone. Essendo sperimentale, dato che gli organismi mondiali che lo hanno verificato sono comprati dagli ideatori del Complotto e sottoposti ad esso, così come la Comunità Scientifica Mondiale, il vaccino genera in realtà effetti collaterali e conseguenze ben peggiori del virus che, come scritto, non è in realtà pericoloso.

I Governi di tutte le nazione del mondo, sono collusi ed approfittano della situazione per generare una "Dittatura Sanitaria" mediante l'applicazione di limitazioni della libertà come il "green pass", causando un conflitto tra la popolazione che diviene così domabile e controllabile.

Acerrimo nemico di tale Complotto era l'ex Presidente degli Stati Uniti, Trump, che è stato politicamente eliminato truccando le elezioni Presidenziali Americane.

Per riacquistare la "falsa libertà", le persone possono sottoporsi al "trattamento" diventando quindi anch'esse cavie da laboratorio.

Risultato :

Le persone diventano cavie addomesticate che accettano le limitazioni della libertà, emarginano coloro che rendendosi conto della situazione non si piegano,  le Case Farmaceutiche continuano a guadagnare, le persone muoiono, l'economia mondiale destabilizzata dalle strategie di contenimento può essere più facilmente aggredita dall'economia cinese.


IPOTESI 2

Il Virus compie un "Salto di Specie" (animale/Uomo) in maniera accidentale (quasi certamente) o per errore umano (improbabile ma non impossibile).

Essendo un nuovo Virus, le difese immunitarie del genere umano risultano essere poco efficaci ed il virus si diffonde in maniera esponenziale tanto da causare una Pandemia.

I Governi di tutti i Paesi, insieme alla Comunità Scientifica adottano strategie di contenimento per arginare la propagazione del Virus che genera comunque quasi 5.000.000 di morti (cinque milioni).

Il Virus per fortuna non produce un'alta percentuale di decessi, molte persone sono asintomatiche o con lievi sintomi, ma l'alta contagiosità che porta ad infettare miliardi di persone, causa morti con numeri assoluti altissimi. 

Vengono investiti miliardi nella ricerca di una soluzione.

In tempi ristretti vengono prodotti vaccini sfruttando l'esperienza delle ricerche scientifiche in essere fin dal 2015 per la cura dei Tumori (Mrna).

I Governi danno priorità alla prevenzione lasciando in seconda fila, ma non abbandonando, le cure, in quanto l'ospedalizzazione dei singoli in numero elevato porterebbe ad un collasso degli ospedali ed a costi esorbitanti rispetto ai 12 euro a dose del vaccino.

I Vaccini servono in quanto, pur non garantendo una immunizzazione del 100%, sono altamente efficaci a prevenire conseguenze gravi, consentendo alla Strutture sanitarie di non collassare.

Le Case Farmaceutiche guadagnano sia sui farmaci adottati per la prevenzione che su quelli necessari per le cure che, alla data attuale, non forniscono sufficiente garanzia di guarigione per casi gravi. (Prevenzione e cura sono due trattamenti sanitari complementari e non sovrapponibili, l'uno non sostituisce l'altro).

Parte della popolazione rifiuta di vaccinarsi consentendo così al Virus di circolare in maniera violenta, generando di conseguenza grosse problematiche alle strutture sanitarie, per tale motivo i Governi decidono di adottare strategie utili a stimolare la vaccinazione (introduzione del Green Pass), prima di ricorrere a mezzi coercitivi come l'obbligo vaccinale.

Risultato :

Con la vaccinazione si limitano le patologie gravi, consentendo agli ospedali di gestire l'emergenza ed alle persone di riacquisire una normalità di vita.


CONCLUSIONI

Riterrei che esporre le mie conclusioni sia superfluo.

Ognuno faccia ricorso alla propria capacità cognitiva.


                                                                                                 In fede

                                                                                       Geom. Luca Signorini







giovedì 10 maggio 2018

Le radici del Caos


9 Maggio 1978

Per gli italiani che hanno più di quaranta anni, il 9 Maggio 1978 è una data che seppur confusamente, rappresenta senz'altro qualcosa che ha segnato la loro vita.
Per quelli che all'epoca avevano la mia età, tredici anni, è un ricordo confuso, un'ombra grigia e sfumata durata cinquantacinque giorni, che ha aleggiato sulle nostra preadolescenza senza che ce ne rendessimo però realmente conto.

Ricordo più chiaramente il giorno del rapimento, le immagini di corpi seminascosti da teli bianchi, di una mano pendente, di macchine incastrate, di scie di sangue dalla tonalità grigia.
Ricordo la tensione, l'incredulità, lo sgomento dei miei genitori ed i telegiornali che raccontavano quello che era dato sapere.

Mio padre non si interessava attivamente di politica, era antifascista ed anticomunista. Ammirava gli americani, perché lo avevano liberato dal fascismo e non gli piacevano i comunisti, perchè erano contro gli americani.
"Il fascismo è brutto Luca" - mi diceva - "tutte le dittature sono brutte", io, negli anni a seguire lo pensavo Democristiano, ma forse non era nemmeno così. quando nella mia focosa adolescenza mi sono scontrato con lui, contrapponendomi con le mie idee da allora giovane comunista, non mi rendevo conto di quanto quell'Uomo desse invece importanza alla parola "Libertà".

Aldo Moro era un democristiano e negli anni successivi alla sua morte, da adolescente ho iniziato ad interessarmi da pensatore libero alla politica, nonostante la sua tragica fine, lo consideravo comunque un avversario politico, lo equiparavo al  "Divo", lo sovrapponevo a Giulio Andreotti. Soltanto in seguito ho capito quanta differenza ci fosse, anche se entrambi, in modo diverso, devo riconoscere che sono stati grandi servitori dello Stato.

La differenza tra i due però, a mio avviso è fondamentale. Moro vedeva nell'azione politica, un ponte di mediazione e di convergenza del sentire del Paese, una prospettiva da convogliare in un alveo istituzionale. In Moro c'era il rispetto del Diritto, il rispetto dell'avversario, con il quale non solo si poteva, ma si doveva dialogare. Cercava di portare l'altro sulle proprie posizioni, non ritenendo però quest'ultime dogmi irremovibili, ma soprattutto affermava che il cardine della Democrazia fosse il rispetto dei principi democratici di libertà di parola, di confronto, di accettazione politica dell'avversario.

Andreotti ha invece protetto il proprio territorio, ha inteso la difesa della Democrazia come affermazione dei propri valori, l'avversario politico andava arginato, non incluso.

Indubbiamente Andreotti, con i suoi provati contatti e collusioni con i poteri mafiosi, è andato ben oltre a quella correttezza e cristallina moralità che doveva essere propria dell'Uomo di Stato, ma anche a lui va riconosciuto che scelse quella strada non per beneficio personale, ma perchè riteneva che fosse la strada migliore per difendere i valori che pensava indispensabili per la sopravvivenza della Democrazia.

A distanza di anni, ma anche meno, apparve chiaro che dietro il sequestro e l'uccisione di Moro non ci fossero solo le Brigate Rosse, ma anche potenze straniere, la Mafia, poteri economici e gli stessi compagni di partito di Moro, come lui stesso affermò nella sua ultima lettera. E' storia provata che Moro non si doveva salvare, il pensiero politico di Moro doveva essere fermato, era pericoloso. 

Non si poteva permettere che l'allora Partito Comunista diventasse l'altro pilastro della struttura politica e di conseguenza economica del Paese, la contrapposizione fra due ideologie e tra le persone faceva, ha sempre fatto comodo al "Potere" occulto, al potere economico, non si poteva, anzi non si doveva trovare un "Compromesso", la pace sociale non permette di sfruttare l'odio reciproco per conseguire gli scopi personali. 

E' immaginabile cosa sarebbe potuto accadere se ciò fosse successo? E' immaginabile pensare quale sarebbe stata oggi l'Italia se i valori Democratici fossero riusciti a trasformarsi ed a trasformare quelli comunisti in una unica strada condivisa? Se l'integrità della visione politica di Moro si fosse fusa con l'idea di una società basata sulla equità sociale ed economica del comunismo? Io penso che oggi saremmo in un contesto estremamente diverso ed a mio avviso immensamente migliore.

Da quel 9 Maggio 1978 l'Italia ha come sterzato ad un bivio, da quel momento l'affermazione dell'idea personale di una forza politica rispetto all'altra è diventata la ragione della Democrazia, si è smesso di cercare il vero dialogo, a favore di accordi momentanei per arginare ed impedire che l'altro potesse "contaminare" la verità posseduta da ognuno.

E' stato un lento ma inesorabile declino della purezza della politica, perchè da quel momento la Politica, quella vera, quel meraviglioso strumento attraverso il quale le persone possono manifestare e trasformare concretamente la propria visione della società, si è trasformata nella demonizzazione del pensiero diverso.

9 Maggio 2018.

Eccoci ai nostri tempi, per chi non si rifiuta di vedere, il pensiero che ho sopra esposto appare inevitabilmente e maledettamente concreto. Le forze politiche non si sognano minimamente di pensare ad un futuro nel quale convogliare il diverso sentire in una unica via. L'avversario è il nemico, che va distrutto, demonizzato, denigrato. 

L'avversario è colui che non si merita neanche la possibilità di un confronto. La colpa del singolo viene spalmata ed etichettata su tutto il partito al quale appartiene, si spinge a far credere che se uno due, dieci, cento di quel partito rubano, rubano tutti. Poco importa se in quello stesso partito ce ne sono cento, mille, diecimila che non lo fanno. Le azioni, le stesse azioni, se compiute dal proprio partito sono giuste e dovute, se fatte dagli altri diventano tradimenti dei valori democratici.

Lo spirito di tolleranza, condivisione, compromesso, dialogo è ormai soltanto un concetto tirato per la giacchetta al momento del bisogno, svuotato completamente di quel meraviglioso contenuto che invece è e rappresenta.

Vorrei tanto che un giorno, la strada che aveva indicato quello che ritenevo e ritengo tutt'ora un mio avversario politico, la strada che aveva ipotizzato Aldo Moro, possa essere nuovamente imboccata, lasciandosi alle spalle questo periodo buio fatto di urlatori, denigratori, falsi immacolati.
Lo spero e ci credo, perchè la Storia alla fine, ai periodi di oscurità, ha sempre fatto seguire stagioni di meravigliose possibilità.

Spero che anche questa volta, dall'origine del caos, possa nascere una nuova migliore occasione.

sabato 2 settembre 2017

"Io non sono razzista ma....." Ma cosa!!!!! Se tu sei razzista dillo!!!

immagine tratta da wikipedia
Scrivo questo articolo, per lo stesso motivo per il quale ne ho scritti altri, prevalentemente per sfogare un po' di rabbia sull'argomento ed anche per dire io non ci sto, io non sono così. 

Ultimamente, anche se è così da sempre da parte di alcuni settori della Società Italiana, sta emergendo prepotentemente alla luce il contrasto tra la "pura razza caucasica" e gli immigrati, i clandestini, i "negri" che invadono il nostro sacro suolo.

Un fiume di esseri malefici che per conquistare e convertire le nostre gloriose e cristiane terre, affrontano traversate su improbabili imbarcazioni. Devono essere tanti per forza, visto che la percentuale di superare vivi detti viaggi non è fra le più alte.

Sono personaggi tenaci, inarrestabili e senza scrupoli, poichè sottopongono al rischio della morte, sia le loro mogli che i loro figli. 

Fortunatamente ci sono paladini della giustizia, incredibili difensori della buona società, dell'ordine e delle tradizioni, persone emerite ed intelligentissime. Carismatici Leader nordici e giornalisti felici visto che hanno un sorriso perenne, quasi una paresi, stampato sul grugno.

Sono questi Servi della Nazione che ci propinano i filmati delle malefatte di questi demoni, che propongono e ripropongono notizie delle efferatezze compiute. 

Gli stupri fatti dai bianchi sono il doppio di quelli fatti dai neri? Non importa, vuoi mettere la differenza? Pensare che tua moglie o tua figlia vengano violentate da un negro?!?!? Ma scherziamo, invece se lo fa un bianco sei quasi contento? 

Ho esaminato le statistiche ed ho visto che queste sono il risultato degli stupri accertati, la maggior parte, l'immensa maggior parte viene tacitamente consumato tra le mura domestiche, prevalentemente da rispettabili uomini di sana razza caucasica, ma vuoi mettere caro amico che "non sei razzista ma...", vuoi mettere la differenza tra uno stupratore bianco ed uno nero, anche solo per le dimensioni!!! Il primo fa sicuramente meno male!

La Lega! Ah! La Lega che tu miserabile decerebrato razzista del sud Italia, ti trovi adesso anche a votare, si vede che allora ti piace farti prendere per il culo.

Fino a quando c'erano i tre deficienti, il Cerchio Magico, i Bossi, i Maroni i Borghezio, la razza inferiore era proprio la tua, caro razzista del sud Italia. Tu non potevi partecipare alle sacre minchiate dei raduni di Pontida, essere presente all'immissione nell'ampolla della santa acqua del Po.

Ricordate il "Trota"? Grandioso esponente ed esempio di tale nobile stirpe? MERAVIGLIOSO!

Poi si sono digeriti qualche decina di milioni di euro ed ecco apparire il nuovo Vate, Matteo Salvini.

Premetto che se dovessi basarmi sulla fisiognomica, darei direttamente a Salvini un insegnante di sostegno, detto questo però devo dire che è stato più astuto dei suoi predecessori. 

Perchè essere ostile a mezza Italia? Perchè rinunciare a prescindere ai voti di milioni di Italiani, anche se vivono a sud del sacro fiume? Spariamo merda verso chi sta ancora più a sud, facciamoli scannare tra di loro e prendiamoci così anche voti che prima neanche ci sognavamo.

Ho visto un video nel quale mostravano come esempio dei controllori di bus tedeschi che scaraventavano di forza fuori dall'autobus un ragazzo di colore ..... condividi se vuoi anche tu che anche noi facciamo così. 

O sottosviluppato!!!! Tu non sei mai andato in autobus senza pagare il biglietto? Pensi che non ci siano fantastici personaggi di pelle bianca che si sono messi a discutere con il controllore perchè trovati senza biglietto? Prendiamo anche questi per le trombe del culo e li scaraventiamo fuori dall'autobus?

Sapete una cosa cari "io non sono razzista ma...."? Mentre ci scanniamo tra bianchi e neri, tra nord e sud, tra Cristiani ed Islamici, la Mafia si arricchisce di questi traffici, i soldi ingrossano le tasche di chi organizza le traversate, le situazioni di guerra nei paesi impediscono l'ordine e la legalità, permettendo a Società senza scrupoli di estrarre petrolio, oro e qualsiasi altro materiale nobile.

Vengono chiuse fabbriche e decentrate le produzioni, calpestati diritti acquisiti in anni di contrapposizioni e tu miserabile essere caschi nel giochino che i Romani avevano già orchestrato un paio di millenni fa per soggiogare i territori barbari. "Dividi et impera" dicevano. Facciamoli scannare tra loro questi straccioni, mentre noi facciamo il nostro impero.

Tu caro "io non sono razzista ma ..." ricordati di mettere la vasellina quando ti accorgerai quale sia la realtà, anche se personalmente spero proprio che l'abbiano finita.

Sicuramente non servirà ad una cippa quanto ho sopra scritto, se non esclusivamente ma irrinunciabilmente ad una mia assunzione di non responsabilità.


 









mercoledì 19 ottobre 2016

Riflessioni senza pregiudizi sul voto del 4 Dicembre



Ho scelto di postare l'immagine delle 21 donne della Costituente, per rendere loro omaggio e per evidenziare di quanti anni i nostri "Padri e Madri" fossero avanti rispetto alla loro epoca. Grazie a queste donne ed a questi uomini, siamo riusciti a difendere, per quasi 70 anni, ciò che loro ci avevano regalato, sapendo cosa volesse dire esserne privi; la Libertà e la Democrazia.

E' grazie a loro che un signor nessuno come il sottoscritto, può manifestare liberamente il proprio pensiero, cosa non da poco, anche se il più delle volte non ce ne rendiamo conto.

Partendo da questo presupposto ed infinita gratitudine voglio quindi ragionare sul voto che saremo chiamati ad esprime il 4 Dicembre 2016. 

Leggendo i vari commenti sui Social, o sentendo le dichiarazioni dei vari leader politici, ho come la sensazione che andremo a votare per "tifo".  Allo stesso modo di due tifoserie che si contrappongono, due fedi opposte a priori. 

Non si vota in un modo o nell'altro sulla base di un "vero giudizio" basato sul merito, ma soltanto perché il mio capitano è Renzi, Grillo, Salvini o Brunetta. 

Spero di sbagliarmi, ma io non voglio decidere sulla base di chi sia stato a stilare le nuove regole, non voglio decidere di votare NO perché così mando a "casa" Renzi, ma neanche di votare SI per non rischiare di far cadere il Governo, non mi interessa, ci sono altre urne per quello. 

Adesso devo decidere se, dopo 68 anni la nostra Costituzione è ancora valida o no. Se le regole che ci vengono proposte sono adatte ai nostri tempi, oppure mettono in discussione la nostra libertà in nome di una minore spesa pubblica e di una maggiore velocità legislativa. 

E' questo che devo cercare di capire perché è la Costituzione, la Legge delle Leggi, è la Madre che regola il nostro vivere civile, è la difesa delle nostre libertà. 

Non è una gara per vedere se vince la mia squadra e perde la tua. Guardate, vi informo che affronterei la cosa allo stesso modo anche se queste proposte fossero state avanzate da Salvini e credetemi, per me, pensare che Salvini sia in grado di elaborare un testo complesso, è un grosso credito di fiducia.  

Nella sostanza, per prendere una decisione, non mi interessa una beata cippa sapere chi ha redatto il testo, mi interessa il testo.

Non voglio decidere che devo votare NO perché cambiare 47 articoli del vecchio testo è troppo, Quanti sono quelli giusti? 10? 25? 32? Perché? 

Se si decide di cambiare una struttura, bisognerà cambiare tutte quelle disposizioni che formano quella struttura, altrimenti non si cambia, si fa finta di cambiarla. Mi sembra ovvio.

Non voglio decidere di votare in un modo o nell'altro perché altrimenti favorisco un tipo di potere.

Voglio capire invece, casomai, quale sia il meccanismo che si genera, se si genera, che permette a quel potere di avere un favore. Non voglio decidere perché mi dicono le cose, le voglio capire, non sono un ripetitore.

Allora ho iniziato ad informarmi, a leggere articoli e spiegazioni di come sarebbe il nuovo potere Legislativo. Ho letto come sarà costituito il nuovo Senato, (anche se come verranno scelti i rappresentanti delle Regioni è cosa da definire a posteriori!!!!). Ho letto della riduzione dei Parlamentari e la nuova modalità di elezione del Presidente della Repubblica. 

Ho cercato di capire quali pericoli e vantaggi si verrebbero a creare con la riforma, rilevando possibili luci ed ombre. 

Nella struttura complessiva, forse data la mia limitatezza di interpretazione, non ho però rilevato volontà manifeste di manipolazione negativa. 

L'unico problema che mi genera un brividino sulla schiena  è però di non poco conto. 

Questa nuova "struttura", è incredibilmente dipendente dal sistema elettorale, ovvero, se il sistema elettorale genera una maggioranza netta e schiacciante, con questa nuova organizzazione legislativa, nella sostanza, chi va al Governo ottiene un potere difficilmente contrastabile, relegando il ruolo delle opposizioni a poco più di comparse. E questo con il cosiddetto Italicum, avviene, in quanto, con il premio di maggioranza, chi vince prende tutto.

Ma è questo il problema per chi dice No? Inoltre trattasi di problema risolvibile, si cambia la Legge elettorale, si toglie il premio di maggioranza, si equilibrano le percentuali di rappresentanza ed il gioco è fatto.

Certo, ma forse è proprio questo il problema, le leggi elettorali si cambiano al soffio di una scureggia di zanzara, ma non era forse questo che chiedevano a gran voce quasi tutte le forze politiche? Una maggiore capacità del governo di operare ed una minore spesa. Non chiedevano forse questo i leader da Grillo a Salvini (e ridai con Salvini). E allora?

Quello che quindi credo, non è cercare di capire se questa nuova struttura Parlamentare sia stata fatta con l'intenzione di agevolare questo o quel potere, oppure no, il problema è, a mio avviso, capire se ci sia la necessità di superare o meno il bicameralismo perfetto.

I nostri Padri Costituenti individuarono nelle due camere, da eleggere con metodologie diverse, un principio di garanzia di Democrazia. Hanno pensato che due soggetti diversi, ma con lo stesso potere legislativo, composti da rappresentanti popolari eletti con sistemi diversi, fossero sufficiente ostacolo all'avvento di nuovi "Duce", di nuovi "Capo Popolo", o derive autoritarie ed a mio avviso hanno visto lontano ..... per fortuna. 

C'è chi afferma che siamo gli unici, credo nel mondo, ad avere i due organi legislativi equiparati. E' vero, ma negli altri sistemi, c'è sempre comunque un organo, una struttura, che riduce il potere "dell'unico" organo legiferante. 

Nella sostanza c'è sempre un contrappeso al potere del Governo, non si chiamerà Senato, ma qualcosa di simile esiste in ogni "vera" democrazia". Mica sono scemi neanche loro

La domanda da porsi, a mio avviso è quindi questa?

In nome di una minore spesa, in nome di una maggiore velocità nell'emettere provvedimenti legislativi, possiamo permetterci di rinunciare ad un freno al potere del Governo?

Mi domando se i tempi sono maturi, se la nostra tradizione democratica sia così consolidata, da permetterci di rinunciare a questa garanzia di libertà.

E' giusto, in nome del bilancio e della efficienza, rinunciare ad un organo che possa creare una difficoltà alla forza politica, alla persona, che uscirà vincente dalle future tornate elettorali? Casomai con una rappresentanza parlamentare consistente in conseguenza di una Legge elettorale che gli ha fornito un cospicuo vantaggio numerico sugli altri?

Pongo queste domande, non perché c'è una risposta ovvia, in quanto il superamento del bicameralismo perfetto, in nome di una minore spesa ed una maggiore efficienza, è stata una richiesta cavalcata da quasi tutte le forze politiche in campo. E' per questo che mi domando il motivo per il quale gran parte di queste stesse forze adesso si schierano per il NO, non capisco la sostanza di questo NO. Mi sembra che alla fine i due schieramenti si contrappongono non tanto per i contenuti, ma solo ed esclusivamente per appartenenza e strategie politiche, per meschine e basse guerre di momentaneo vantaggio elettorale. Che tristezza.

Vorrei tanto che lo spirito di quelle 356 persone di storia e credo politico diverso, che dal 25 giugno 1946 al 31 Gennaio 1948 lavorarono insieme, mettendo in un angolo i loro piccoli interessi di bottega, dando vita alla nostra Costituzione, contagiasse anche in minima parte, le menti e le anime dei nostri attuali "leader". Credo però, purtroppo, che questa sia e resti soltanto una illusoria utopia.

Come voterò, ancora non lo so, anche se una idea, lentamente, comincio a farmela.

domenica 10 marzo 2013

Francamente mi sarei un po' rotto!!!!!

A volte mi chiedo se quello che ho vissuto è un ologramma. La mia veneranda età di 48 anni mi ha permesso, purtroppo, di veder un po' di cose per poi alla fine avere un riassunto che mi descrive una situazione che francamente non sembra coincidere con quanto la mia memoria mi dice sia accaduto. Nel 1992 scoppia "Mani pulite", lo scandalo che travolge la classe dirigente che aveva sostanzialmente governato fino dal dopo guerra. I partiti politici che costituivano il "Pentapartito" (DC, PSI, PLI, PRI, PSDI) vengono praticamente spazzati via dalle inchieste giudiziarie che portano alla luce un sistema di corruzione ampiamente strutturato. L'allora PDS (il partito che era nato nel 1990 da quello che era il vecchio PCI)fu coinvolto marginalmente con la figura di un suo Tesoriere, Greganti, ma nella sostanza, nella sua classe dirigente, non fu travolto da questi scandali. Naturalmente a posteriori, emerse la teoria delle Toghe rosse, che colpivano soltanto una parte politica ignorando l'altra, ma ognuno può credere ciò che vuole, i fatti storici sono fatti storici. Comunque dopo tale evento, nella normalità di un pensiero, credo che la cosa più logica fosse affidare la guida del paese a chi, quantomeno, si era rivelato, meno sudicio degli altri, ma invece no, perchè i politici erano tutti uguali e quindi bisognava dare fiducia al "nuovo", a chi non aveva "avuto niente a che fare" con questa massa di ladri e cialtroni che ci vuotavano le tasche....... a Berlusconi. Cosa? Pensai. Come tutti uguali, ma quando, ad esempio, venivano organizzate le manifestazioni contro l'aumento di basi NATO in Italia, o contro il referendum per eliminare la "scala mobile" o decine di altre battaglie dove quella parte si opponeva ad un sistema che stava sempre più apparendo per ciò che era, quale era la forza che in maniera manifesta cercava di opporsi? Che in Parlamento ci fossero accordi, compromessi, concessioni è chiaro, sono forze politiche con idee diverse che cercano di "discutere" e trovare un punto di incontro a metà strada, ma è proprio questa la Democrazia, credo. Poi è chiaro che i delinquenti ed i farabutti erano e saranno in ogni parte, non esiste un patentino con la certificazione di onestà, ma dire che sono tutti uguali no, cavolo. Proprio perchè non erano tutti uguali e che non c'erano poi, poi, tutte quelle intese per mantenere lo stato delle cose, un certo Aldo Moro fu ucciso dalle Brigate Rosse (e non addentriamoci oltre) perchè cercava di accordare le due parti con la famosa teoria del "compromesso storico", ma anche di questo nessuno sembrava ricordarsi. Andiamo avanti, nel '94 ecco il "nuovo", l'uomo che si era fatto da se e che ci ha regalato il "Berlusconismo", ovvero un concetto di società nella quale l'illegalità è da considerarsi normale, anzi quasi un vanto, una certificazine di furbizia, ed in questo periodo certamente con il Centro sinistra sono stati fatti accordi e compromessi che hanno rasentato ed a volte superato la dignità politica, ma che ci sia stato un forte ed agguerrito movimento di dissenso ed opposizione mi sembra talmente chiaro e lampante che mi sento stupido quando sento la necessità di evidenziarlo. In questi 20 anni, certo che il centro sinistra ha anche governato, ma con quali numeri e margini parlamentari e con quale coacervo di coalizioni ha dovuto farlo? Sicuramente con una determinazione maggiore certe cose dovevano e potevano essere fatte, ma affermare ancora una volta che "di qua e di la" era la stessa cosa mi sembra quantomeno paradossale. Al crepuscolo di Berlusconi (e che sia veramente il crepuscolo è ancora fa vedere), un'altra volta riecco la storia del "son tutti uguali", così uguali che, anche se una parte politica dice a questo nuovo di fare insieme alcune di quelle cose che questo nuovo dice di voler fare, tale nuovo rifiuta perchè con "quelli" non ci si deve mescolare, tanto sono tutti uguali. A parte che in Parlamento dare "LA fiducia" non significa dare fiducia, ma soltanto permettere ad un Governo di insediarsi (senza Governo non si fanno le Leggi), tra l'altro un Governo di minoranza che sarebbe costretto a trovare ogni volta i numeri in Parlamento per poter legiferare. Non vorrei però che anche questa volta, se certe cose non si faranno venga poi data nuovamente la colpa ai soliti, e non a quelli che concretamente si "rifiuteranno" di farle, perchè "di quelli non ci si può fidare!!!! Mah!!! A volte credo che nelle fila del "nuovo" si sia accodata anche una consistente componente che aveva dato il proprio voto ed appoggio all'altro "vecchio" e per giustificare se stessi della cavolata che avevano fatto, dopo che gli altri lo avevano detto, ripetuto affermato, si giustificano dicendo che comunque non sarebbe cambiato niente "perchè tanto sono tutti uguali". Concordo nel fatto che nel nostro orizzonte politico attuale, personaggi di indiscussa ed elevata statura morale ed intellettuale non ne vedo, ma se non si è completamente cechi, qualcuno che sta un po' sopra agli altri, bisogna ammettere che c'è.

mercoledì 6 marzo 2013

Riflessioni sull'art. 67 della Costituzione Italiana.... "senza vincoli di mandato"

L'art. 67 della Costituzione Italiana recita : Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Nella sostanza, come ha detto Beppe Grillo, "un Parlamentare può fare quello che cazzo vuole", proviamo a ragionare se è giusto oppure no. Premetto che io sono un cittadino qualunque, senza tessere di partito o vincoli di alcun genere verso nessuno, ma sono un cittadino che si è rotto le palle di accettare come oro colato “slogan” facilmente afferrabili, un cittadino che ha deciso che prima di urlare “HA RAGIONE QUELLO LI'”, vuole vedere se quello li, ragione ce l'ha davvero. Allora, ritengo utile e corretto che prima di affrontare il tema specifico sia necessario ricordare brevemente come è nata la nostra Costituzione. Riporto da Wikipedia : Il meccanismo elettorale dell'Assemblea Costituente era proporzionale a liste concorrenti in 32 collegi elettorali plurinominali. La legge elettorale prevedeva l'elezione di 573 deputati, ma le elezioni non si poterono svolgere nelle province di Bolzano, Trieste, Gorizia, Pola, Fiume e Zara, ancora sotto l'occupazione militare degli alleati Anglo-Americani e della Iugoslavia. I gruppi in Assemblea:Risultarono quindi eletti, in seguito alle elezioni, 556 costituenti. I due maggiori raggruppamenti furono quello dellaDemocrazia Cristiana, che ottiene 207 seggi, e il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, con 115. Il 25 giugno 1946 venne insediata l'Assemblea Costituente con Giuseppe Saragat alla presidenza. Come suo primo atto, il28 giugno elesse come Capo provvisorio dello Stato Enrico de Nicola. Su 504 votanti, De Nicola (PLI) ottenne 396 voti,Cipriano Facchinetti (PRI) 40, Ottavia Penna Buscemi (UQ) 32, Vittorio Emanuele Orlando (sin.storica) 12, Carlo Sforza(PRI) 2, Alcide De Gasperi (DC) 1, Alfredo Proja (DC) 1. Le schede bianche furono 14, le nulle 6. Le funzioni Come previsto dal Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 98/1946, l'Assemblea aveva innanzitutto il compito di redigere la nuova costituzione. Essa, però, aveva anche altri tre compiti: votare la fiducia al governo, approvare le leggi di bilancio e ratificare i trattati internazionali. Le funzioni legislative erano formalmente assegnate al Governo, ma in virtù delle tradizioni parlamentari prefasciste questo rimise spesso i provvedimenti legislativi più importanti all'Assemblea Costituente. A chi interessa, rimando a questo link http://cronologia.leonardo.it/cost011.htm#_ftn356 per l'elenco completo di coloro che composero l'Assemblea Costituente. Nella sostanza si vede chiaramente che un insieme di forze politiche (cattolici, comunisti, liberali, repubblicani socialisti...) con radici e valori diversi, si misero intorno ad un tavolo accantonando gli interessi di parte per unirsi in un solo obbiettivo, impedire che in futuro potessero presentarsi nuovamente le condizioni attraverso le quali si era insediata in Italia ed in Europa, una delle dittature più feroci che la nostra Storia abbia conosciuto, il Nazi/Fascismo. Quelli erano uomini che avevano combattuto, erano stati imprigionati, esiliati, condannati a morte, che avevano vissuto quel periodo e che non volevano che altri uomini e donne vivessero nuovamente quanto loro avevano direttamente e concretamente vissuto. Animati da questo spirito, comportandosi da Politici con la P maiuscola, abbandonando ogni tornaconto di parte e di partito, si sedettero “intorno ad un tavolo” per scrivere quella che nel mondo è considerata una delle più belle, per elementi e tutela della Democrazia, Costituzioni moderne. Ho letto in alcuni post recenti, commenti che dicevano che la nostra Costituzione, essendo stata scritta da “politici”, proprio perchè “politici” era da buttare e da riscrivere. Che tristezza e che ignoranza, basterebbe conoscere anche soltanto un minimo la Storia e le storie di questi uomini per vergognarsi di tali affermazioni. Tornando al principio dell'art. 67, ovvero del “senza vincolo di mandato” bisogna ricordare che viene formalizzato ed inserito per la prima volta nella Costituzione Francese nel 1791 da Emmanuel Joseph Sieyès ed è uno dei capisaldi di tutte le Democrazie rappresentative moderne. La domanda che mi sono posto allora è perchè questa norma, apparentemente errata è presente nelle Carte Costituzionali delle più grandi Democrazie del Mondo? Messi da parte gli sguaiati “spot” di chi vuole affossare alcuni principi che intralciano gli obbiettivi di qualcuno, mi sono bastati cinque minuti per capirlo, perchè è talmente lampante che non è possibile non afferrarlo. Il Parlamentare rappresenta non solo i suoi elettori ma anche tutta la Nazione proprio in quanto Parlamentare, se fosse sottoposto a quello che viene chiamato il “mandato imperativo” non rappresenterebbe più le persone o la Nazione, ma esclusivamente il proprio Partito/Movimento/Organizzazione mediante il quale è stato eletto. In sintesi, se una Persona si riconosce nei valori di un Partito/Movimento/Organizzazione, mediante il quale si presenta e viene eletto, e poi quel Partito/Movimento/Organizzazione, con i suoi organi direttivi, per l'interesse di alcuni, si trovasse a cambiare strategia e valori, quella Persona eletta, se non fosse “senza vincolo di mandato”, non potrebbe votare contro le direttive del Partito/Movimento/Organizzazione, pena l'esclusione dal Parlamento con il conseguente rimpiazzo di altra persona gradita al Partito/Movimento/Organizzazione. Praticamente quella Persona non potrebbe più decidere secondo Coscienza (la C maiuscola è voluta) ma diventerebbe esclusivamente DITA ATTACCATE AD UN CORPO, utili soltanto per premere il bottone che il proprio Partito/Movimento/Organizzazione gli direbbe di premere, praticamente un automa. Semplice, il Partito/Movimento/Organizzazione prende voti e ti fa eleggere promettendo alcune cose, io mi presento come candidato in quel Partito/Movimento/Organizzazione perchè credo in quanto afferma, ma se poi la linea cambia io sono costretto a votare anche quello che non mi va ed il Partito/Movimento/Organizzazione raggiunge i propri obbiettivi anche contro la mia idea e volontà. In questo modo un capo di Partito/Movimento/Organizzazione, può pensare e fare agire i propri Parlamentari nel modo che ritiene più opportuno senza che questi possano opporsi. Secondo me i nostri Padri Costituzionalisti l'avevano vista lunga. C'è però il rovescio della medaglia, ovvero, un Parlamentare eletto può cambiare casacca come e quando vuole senza rischio di essere espulso dal Parlamento. Vero ma se ciò avviene dietro compenso economico diventa un reato punito con il carcere (vedi i recenti fatti che stanno emergendo), o se lo fa solo per tornaconto personale, per avere altri tipi di favori, il problema non sta nella norma, ma nella limpidezza e correttezza delle persone che il Partito/Movimento/Organizzazione, decide di candidare come propri rappresentati. I nostri Padri Costituzionalisti in pratica hanno detto ai futuri Partiti/Movimenti/Organizzazioni SCEGLI BENE I TUOI RAPPRESENTANTI E POI AGISCI NEI MODI CHE HAI DICHIARATO CHE INTENDI AGIRE. E' una garanzia per tutti, perchè se io Partito/Movimento/Organizzazione, propongo delle idee, scelgo validamente le persone per limpidezza, onestà e correttezza morale a rappresentarmi in Parlamento, e continuo nella linea originaria che ho indicato, non correrò il rischio di “trasmigrazioni”. Nello stesso modo il Partito/Movimento/Organizzazione che propugna in campagna elettorale alcune idee e valori per “propaganda” e poi decide di cambiare strada, i Parlamentari o meglio ancora LE PERSONE che sono state elette con quel Partito/Movimento/Organizzazione, hanno la possibilità di non seguire quelle direttive che sarebbero ordini, imposizioni. Ripeto quanto scritto all'inizio dell'articolo, io non sono nessuno, sono solo un cittadino qualunque, senza tessere di partito o vincoli di alcun genere verso nessuno, ma sono un cittadino che si è rotto le palle di accettare come oro colato “slogan” facilmente afferrabili, sono un cittadino che ha deciso che prima di urlare “HA RAGIONE QUELLO LI!!!!!”, vuole vedere se ragione, quello li, ce l'ha davvero. Ancora una volta mi sono reso conto che, chi attacca la Costituzione e urla che è ingiusta, retrograda, antiquata, che va cambiata.......... forse, forse.......... ha qualche ragione, che non è di Stato, per farlo.

lunedì 4 marzo 2013

Il pensiero di UNA sola persona

Sono francamente un po' disorientato. Premetto che sono una persona senza tessera di alcun partito, mi considero un "cane sciolto" anche se indubbiamente i valori che sono diventati miei e che mi hanno formato sono quelli della sinistra. Mi riferisco a valori "veri" della sinistra e non a quelli striminziti e manipolati che sono stati divulgati per creare un nemico, spot pubblicitari ripetuti all'infinito per mascherare ciò che poteva essere ritenuto giusto, quindi da non far sapere, capire. Credo che in una Nazione civile, ci sia bisogno della collettività per aiutare chi è in difficoltà, che in uno Stato civile degno di questo nome, debbano essere garantiti a tutti i servizi e le necessità essenziali, quantomeno l'assitenza sanitaria, una casa, una istruzione, per consentire una vita dignitosa che valga la pena di essere vissuta. Ho sempre creduto, ed oggi ne sono sempre più convinto, che la concorrenza come unico strumento di progresso, fosse una colossale balla, perchè quando c'è competizione c'è sempre uno che vince e uno che perde ed a lungo andare chi vince diventerà sempre più forte e chi perde sempre più debole, fino a quando pochi forti arriveranno, anzi sono arrivati, a decidere tutto per i moltissimi più deboli, ignare cavie ed ingranaggi da mandare al macello per alimentare il sistema. La cosa che però ho capito, o pelomeno che guardo da un'ottica diversa è un'altra. Io posso pensarla così, ma ci saranno tante, molte, poche, moltissime, una sola persona a pensarla in maniera diversa da me, ed oggi, a differenza di quando avevo vent'anni che avevo l'illusoria arroganza di possedere la verità senza accettare nessun confronto, nessun compromesso, critica, ho capito che c'è una sola possibilità per una coabitazione civile e giusta, il dialogo, sempre naturalmente che ce ne sia la possibilità. In queste ultime elezioni ho quindi fatto una scelta, ho intriso il fazzoletto di profumo ed ho votato per il PD. Ero stufo dell'arroganza, della veicolazione dell'idea di una Società nella quale la legalità era diventata una vergogna, nella quale si affermava una cosa per poi smentirla il giorno dopo, dove l'offendere era diventato pratica comune ed utile. Mi "schifava" una società nella quale si poteva dire tranquillamente e sostenere pubblicamente, che Ruby era la nipote di Mubarak, dove una parte politica pensava a varare Leggi sulla Giustizia, mentre il Paese stava affondando nella merda, mentre le persone perdevano il lavoro e non sapevano come fare ad arrivare a fine mese. Volevo eliminare il pericolo maggiore per questa Democrazia, perchè sono convinto che non tutti i politici sono uguali, anche se fa comodo farlo credere, certo ce ne sono di pessimi, ce ne sono di cattivi, ma credo che ce ne siano anche di meno cattivi degli altri, ed è stato questo il motivo che mi ha spinto a mettere la X sul simbolo del PD. Il partito di Bersani è forse esente da colpe o maneggi? Certo che no, ha complottato, concordato, fatto ed avuto favori da Berlusconi, durante i suoi Governi non ha fatto quanto ci si aspetta da un partito con una componente di sinistra, ma mio modesto avviso, ha comunque sempre avuto quel minimo senso dello Stato gestito con quei pochi numeri a sua disposizione, senso dello Stato che dall'altra parte, sempre a mio avviso, era completamente assente. Contemporaneamente guardavo con simpatia ed interesse al Movimento 5 stelle, pulito, pulsante, con alcuni anzi molti valori ed obbiettivi che coincidevano con i miei, ma poichè ritenenvo che la priorità era eliminare politicamente il "Berlusconismo", ho scelto, profumandomi il naso, di votare PD. Devo dire che oggi sono convinto sempre di più della mia scelta, perchè in un mese e mezzo di bombardamento mediatico, Berlusconi ha compiuto una rimonta che nessuno si immaginava impedendo (spero di no) la formazione di un nuovo governo, e l'Italia con i suoi operai, artigiani, le sue attività ed imprese che ogni giorno chiudono, ringrazia. Ho visto anche, con piacevole stupore l'affermazione del Movimento 5 stelle, convinto che questi ragazzi possano portare veramente un cambiamento radicale nella vita politica del Paese e spero anche che sia così, ma ho visto anche tanta rabbia ed intransigenza nei post del blog di Beppe Grillo. Ho letto che non ci sarà nessun accordo e che voteranno soltanto i provvedimenti in linea con il "Non Statuto" del Movimento (che ho letto). Giusto! Ma come si fa a votare una Legge se non si forma un Governo? Spero davvero che possa esserci un cambiamento, ma questo può avvenire soltanto se due forze parlamentari riusciranno a trovare terreni comuni sui quali lavorare (non prendo nenache in considerazione l'alleanza con il PDL). La mia intransigenza giovanile è passata, e tornando a quanto scrivevo all'inizio del blog, oggi credo che il dialogare con chi non la pensa come me, e trovare un "compromesso" che possa soddisfare entrambe la parti sia la più grande forma di Democrazia, perchè affermare la mia idea, senza ascoltare ed in parte accettare, chi non la pensa esattamente come me significa prevaricare. Una Società nella quale c'è una idea "unica" si chiama dittatura, o perlomeno così mi hanno insegnato. Non capisco, a meno che non si tratti di una strategia politica, l'intransigenza dei post di Grillo, specialmente se da una parte c'è la disponibilità ad ascoltare ed accettare. Un quarto del Paese non è tutto il Paese, e con le rispettive percentuali parlamentari, sia il PD che Movimento 5 Stelle potrebbero controllarsi a vicenda e fare realmente le cose che devono essere fatte. Non riesco a capire questi ultimi attacchi di Grillo, solo ed esclusivamente verso gli esponenti del Centro sinistra, c'è una grande occasione per cambiare, e spero tanto che non venga buttata al vento, perchè se torniamo al voto, con una Nazione in ginocchio e figlia di venti anni di "Berlusconismo", con la prospettiva di una Campagna elettorale di sei mesi (non di uno e mezzo), allora si che ci ritroveremmo ancora una volta, più indietro del più lontano punto di partenza. Questa è la mia opinione, ed è l'opinione di una persona e come tale vale uno.